Mi sono sposata due volte, sempre d’inverno.
È una stagione speciale che consiglio alle mie coppie perché credo che il matrimonio sia come un camino acceso e caldo quando fuori fa freddo. Un matrimonio è famiglia, è Natale sempre, è qualcuno che ti scaldi le mani.
Volevamo che anche gli ospiti stessero al caldo e ad attenderli fuori dalla chiesa c’erano tazze di cioccolata. Cose che si possono fare solo d’inverno.
Era il tre gennaio 2017, ho passato i due giorni precedenti (sì, incluso quello di Capodanno) con sette (sì, sette) collaboratrici a montare le strutture per la chiesa, pensate e disegnate da me per un’arcata romantica e scenografica.
Ho ripetuto lo stesso effetto per le tavole. Volevo un giardino d’inverno e ho scelto di crearlo, verde e rigoglioso. Dicono che il centrotavola alto ostacoli la conversazione degli ospiti e quindi vada evitato, io invece dico che il matrimonio ognuno se lo immagina e costruisce come vuole. E i sogni non stanno lì a pensare che l’ospite fatica a chiacchierare.